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Cosa si nasconde dietro la tessera sanitaria elettronica che ha da poco fatto capolino nel portafoglio di tutti gli italiani? Oltre al nobile intento di salvaguardare la salute nazionale attraverso un capillare monitoraggio, non potrebbe celarsi l'ennesima incursione del sistema nella privacy dei cittadini? E, scavando più a fondo, quanto è fitta la rete che controlla le nostre vite? Il Grande Fratello è ovunque: carte di credito, tessere di fedeltà, telepass, confezioni dei prodotti e simili, altro non sono che minuscole spie tecnologiche che hanno il compito di tracciare e registrare i nostri spostamenti, i nostri acquisti, le nostre tendenze sociali, alimentari e culturali. Quest'occhio indiscreto agisce per conto dell'insaziabile società di mercato, che per sopravvivere ha bisogno di sempre più dettagliate informazioni sulle nostre abitudini di consumatori. Il risultato è che siamo continuamente osservati attraverso particolari microchip chiamati RFID (Radio Frequency IDentification), una tecnologia semplice e di basso costo, della quale però non sono stati ancora sufficientemente indagati i pericoli per la salute umana.